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OSSIMO IERI | ||
MUSEO ETNOGRAFICO DI VALCAMONICA (A cura dell'Associazione Ossimo Ieri) |
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Il primo locale che
incontrerai in questa visita al museo e il portico e come nelle case di paese
questo era pavimentato con selciato e lastre di pietra accostate e fungeva da
disimpegno alla stalla, alla cantina, al brolo, e, talvolta, alla cucina; di
solito la scala in pietra o legno che saliva al piano superiore partiva da
qui.
Al museo questo locale funge da disimpegno, da qui ci si puņ dirigere
verso la scala a destra e si va per i piani superiori dove si trovano nove
sezioni espositive e la direzione del museo, in fondo al portico ancora una
scala che da accesso ad altre tre sezioni oppure si va gli scantinati dove vi
sono ben sei sezioni espositive, e il brolo dell'ex casa parrocchiale.
Nel
portico erano depositati attrezzi da lavoro quali: carri, aratri, benne, gerle,
gioghi, zappe, forconi, funi, falci, vanghe e altro ancora. Al Museo queste
consuetudini sono ben documentate; inoltre nel portico si collocavano anche
patate, rape e granoturco nell'attesa di una sistemazione definitiva.
L'utilizzo di questo locale assumeva un'atmosfera particolare quando i vecchi si
trovavano a spaccare la legna, mentre le donne accendevano il fuoco, e in grossi
pentoloni scaldavano l'acqua per fare il bucato nei mastelli di legno. Il
portico era soprattutto movimentato nel giorno dell'uccisione del maiale, che
vedeva partecipare tutta la contrada, quasi come si stesse consumando un rituale
che ha origini ben lontane.
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